Trovato il corpo senza vita di Giacomo Sartori, 30enne scomparso a Milano.
MILANO – Il 24 settembre è stato trovato il corpo senza vita di Giacomo Sartori, il giovane trentenne scomparso a Milano il 18 settembre.
Nella serata di mercoledì 22 settembre era stata ritrovata l’auto del giovane nel Pavese, poi il 24 è stato ritrovato il corpo senza vita del giovane. Si ipotizza che il giovane si sia impiccato. Vicino al corpo, ritrovato a poca distanza dalla macchina, è stata trovata una catena. Inoltre intorno al collo del ragazzo gli inquirenti avrebbero trovato un cavo elettrico.
Le indagini proseguono e gli inquirenti lavorano per ricostruire gli spostamenti del ragazzo e gli ultimi contatti avuti prima della scomparsa e del decesso.
La scomparsa
Le tracce del 29enne si erano perse nella notte tra il 17 e il 18 settembre 2021. L’ultima volta il giovane è stato visto in un locale a Porto Venezia dove aveva subìto il furto dello zaino con dentro il portafoglio e due computer.
La mattina del 18 settembre una telecamera comunale ha registrato il passaggio della sua auto nei pressi del cimitero di Motta Visconti. Il cellulare del giovane proprio in quel momento ha agganciato la cella telefonica del comune. Dai tabulati emerge che c’era traffico dati. Questo significa che il ragazzo stava scrivendo messaggi utilizzando un’app di messaggistica istantanea o che stava navigando in rete. Da quel momento il nulla.
Le ricerche sono terminate il 24 settembre, quando è stato ritrovato il corpo senza vita del giovane.
Il ritrovamento della macchina
La macchina, come riportato dal Corriere della Sera, era stata ritrovata nel Pavese. La vettura era chiusa e niente era fuori posto. Nulla che possa far pensare ad un furto o ad una colluttazione all’interno dell’auto.
Morto Giovanni Sartori, il ragazzo scomparso a Milano
Il giovane è stato trovato la mattina del 24 settembre. Il ragazzo si trovava a poca distanza dal luogo in cui era parcheggiata la macchina. Le autorità hanno disposto gli accertamenti per chiarire le cause del decesso.
L’autopsia ha confermato la prima ipotesi degli inquirenti, ossia la morte per impiccamento. Confermata quindi l’ipotesi del decesso in seguito ad un gesto volontario. Quindi il suicidio.
Restano da capire le motivazioni che hanno spinto il giovane a togliersi la vita e resta da capire perché il ragazzo si sia recato nel luogo del ritrovamento per togliersi la vita. Sembra che il ragazzo non fosse solito frequentare quella zona e sembra che non avesse contatti o agganci nei dintorni.